“Sono fatto così”. Quante volte hai detto o hai sentito dire questa frase? Una frase che parte dalla falsa credenza che tu e il tuo carattere siete la stessa cosa: che sei pigro, sei ritardataria, sei ipercritico, sei anaffettiva e così via. Ecco, questa è una grande illusione, è il più grande autoinganno che potresti avere rispetto a te stesso.
Quando ti dici “sono fatto così”, il sottotitolo è “e quindi non posso farci niente”. Quello che ti dici è: “io sono vittima impotente del mio carattere” come se il carattere fosse qualcosa di granitico e inamovibile che esiste da sempre.
Il tuo carattere è, al contrario, qualcosa che si è formato nel tempo: è nato quando eri molto molto piccolo, come un insieme di strategie messe in atto per colmare il bisogno di sentirti amato da mamma e papà. Poi si è evoluto nel tempo e continua ad arricchirsi ancora oggi, a volte come risposta inconsapevole a stimoli esterni, a volte come decisione cosciente di diventare in un certo modo.
Quindi il tuo carattere non è qualcosa di statico ma è dinamico, o almeno ha la potenzialità di essere dinamico in quanto è una risposta strategica alla vita che sempre cambia. Il tuo carattere racconta la tua intera storia: è il risultato delle tue esperienze, è una serie di competenze che hai acquisito nel tempo.
Se guardi l’etimologia della parola, carattere significa impronta e infatti nella lingua italiana la utilizziamo anche con il significato di segno grafico: il carattere di stampa. Ed è un po’ così anche per quanto ti riguarda: ogni tratto del tuo carattere è l’impronta che la tua storia di vita ha lasciato su di te. Ma tu non sei solo quell’impronta. Tu sei molto di più. Tu hai quell’impronta, hai un carattere così come hai competenze, abilità, opinioni, giudizi, pensieri, emozioni, sensazioni fisiche. Le hai e non le sei. Detto questo, non c’è niente di male con il carattere e non c’è neanche un carattere “giusto” e uno “sbagliato”: il problema è solo questa illusione che “sei fatto così” e l’eventuale convinzione di essere marchiato a vita dal tuo carattere, forse addirittura nato difettato o tarato. La realtà è che tu hai comportamenti, pensieri, stati emotivi e tratti caratteriali che, a seconda del momento, possono avere un impatto funzionale o disfunzionale su di te, sulla tua vita e sulle persone con cui ti relazioni.
Ma se non sei il tuo carattere, allora cosa sei? O meglio: chi sei?
La verità è che sei semplicemente chi tu sei. Sei l’essenza che vive, che esiste al di là del carattere, che osserva, che è cosciente. Sei quello che nell’HQP chiamiamo l’Io Essenziale.
Forse ti sei dimenticato di questa verità, forse per abitudine e per programmazione, troppo spesso ti accade di sopravvalutare il tuo carattere e sottovalutare il tuo essere. Ti accade di dare troppa importanza ai tuoi soliti comportamenti, alle tue opinioni, alle tue emozioni. Fino a dimenticare chi sei. E se dimentichi chi sei ti perdi anche l’opportunità di utilizzare il carattere come una risorsa, cosa che in effetti il tuo carattere è.
L’Io Essenziale è la tua parte sana, libera da nevrosi e automatismi, la cui funzione è quella di essere, di esistere. È quindi la parte di te più predisposta ad attraversare l’esistenza nel modo migliore e più adatto a te. È la parte che ti può preservare, e farti stare bene o comunque farti stare il meglio possibile in ogni circostanza.
Il tuo Io Essenziale osserva… osserva… e osserva in ogni momento della tua vita. E osservando ha accumulato esperienze, ha raccolto informazioni e ha creato una sorta di database in cui tu sai molto di più di quello che la tua parte intellettuale crede di sapere. Questo database potrebbe essere molto vicino a quella parte di te che chiami intuito: la vocina che nei momenti difficili ti ha dato la forza per andare avanti, la spinta magica che “miracolosamente” ti ha salvato da un pericolo, l’indicazione che, quando l’hai ascoltata e seguita, ti ha fatto fare proprio quella scelta che poi si è rivelata la migliore. L’intuito è la parte di te che ti può dare le risposte più adeguate in ogni momento. E stare nell’Io Essenziale, sentirti totalmente identificato con l’Io Essenziale, crea quello spazio interiore in cui la voce dell’intuito può emergere.
Questo significa che il tuo Io Essenziale (ossia chi tu davvero sei), sa perfettamente come usare il tuo carattere (ossia ciò che tu semplicemente hai). Ti basta identificarti con l’Io Essenziale e disidentificarsi dal tuo carattere per trasformare l’illusione “sono fatto così e quindi non posso farci niente” nella tua verità “io sono il proprietario del mio carattere”. E di conseguenza ho il potere e la libertà di usarlo e di cambiare nel modo migliore e più utile per me.”